Questo luogo sacro risale all’XI secolo, quando l’Abbazia di Montecassino stabilì un punto di osservazione al confine orientale della Terra Sancti Benedicti con la contea di Venafro. È considerata la chiesa più antica di Viticuso.
La cappella è costituita da un edificio principale e da un piccolo eremo, che originariamente fungeva da rifugio spirituale. Una pietra posta sul muro esterno dell’edificio riporta l’incisione della data del 1003, insieme al simbolo dell’ordine benedettino, testimonianza della lunga storia e della connessione con l’abbazia di Montecassino.
Verso la fine del XIX secolo, la cappella fu oggetto di un restauro e di un ampliamento. Durante questo intervento, sono state apportate modifiche all’edificio per preservare e valorizzare il suo valore storico e spirituale.
In origine, il monte e la chiesa erano dedicati a San Cristoforo, come attestato da un documento dell’archivio di Montecassino sulle chiese di proprietà del monastero. Non si sa con certezza quando avvenne il cambio di nome e il passaggio al culto di Sant’Antonino, ma la cappella è ora un importante centro di devozione e di preghiera per la comunità locale.
La Cappella di Sant’Antonino rappresenta un luogo di pace e riflessione, immerso nella bellezza naturale dei boschi circostanti. È un luogo che richiama sia i fedeli in cerca di spiritualità che gli amanti della storia e dell’architettura antica. Un’atmosfera di serenità avvolge questo luogo sacro, offrendo un’oasi di tranquillità e di connessione con il divino.